La tavola di smeraldo o tavola smeraldina è stata ritrovata in
Egitto, prima dell'era cristiana. Il testo era inciso su una lastra di smeraldo
ed è stato tradotto dall'arabo al latino nel 1250. Esso rappresenta il
documento più celebre degli scritti ermetici ed è attribuito allo stesso Ermete
Trismegisto.
La tradizione vuole che Ermete incise le parole della Tavola su una lastra verde di smeraldo con la punta di un diamante e che Sara, moglie di Abramo, la rinvenne nella sua tomba (altre versioni indicano come scopritore Apollonio di Tiana o Alessando il Grande).
Il
testo
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«Ciò che è in basso è come ciò che è in
alto e ciò che
è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa
una. E poiché tutte le cose
sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose
sono nate da questa cosa unica per adattamento. Il Sole è suo padre, Il padre di ogni telesma,
di tutto il mondo è qui. La sua forza è intera se essa è convertita in
terra Separerai Egli sale dalla Terra al
Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose
superiori e inferiori Con questo mezzo avrai la
gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te È la forza forte di ogni
forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida Così è stato creato il
mondo Da ciò saranno e
deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui È perciò che sono stato
chiamato Ermete Trimegisto, possedendo le tre parti della Filosofia del
mondo intero Ciò che ho detto
dell'operazione del Sole è compiuto e terminato. » |