Multe, quando non pagare

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Multe in auto

Le multe in auto, ogni volta che le prendiamo pensiamo che sia ingiusta? Niente paura, forse non siamo obbligati a pagare. Spesso non si conoscono tutti i motivi di ricorso per evitare di pagare una sanzione ingiusta. Si tratta di motivi sostanziali oppure di semplici cavilli burocratici che è bene conoscere per non essere vulnerabili di fronte a queste situazioni.
E’ bene precisare che l’opposizione non sospende i termini di pagamento, quindi se facciamo opposizione senza pagare la multa e successivamente ci viene dato torto, dovremo pagare la multa maggiorata. Tuttavia in caso di opposizione il prefetto deve pronunciarsi entro 60 giorni, termine molto breve data l’enorme quantità di opposizioni che le prefetture devono esaminare. Passato questo termine il procedimento si estingue e quindi non si è più tenuti al pagamento e se si è già pagato la multa si ha diritto alla restituzione. Il codice della strada (art.201) prevede che il verbale contenga estremi precisi e dettagliati della violazione, quindi si potrebbe contestare:

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Studiamo la multa

Innanzitutto il verbale deve contenere alcuni elementi essenziali senza i quali, il verbale stesso è nullo, e quindi la multa non va pagata:

 La firma autografa di chi ci ha fatto la contravvenzione
 La citazione della norma del codice della strada che abbiamo violato
 La targa e il tipo della nostra macchina
 L’indicazione dell’importo da versare sia in lire sia in euro
Il giorno, l’ora e la località in cui è avvenuta la violazione

 una indicazione troppo generica del luogo dell’infrazione, ad esempio la via senza il numero civico
nel caso di sosta sulle strisce blu, la mancata indicazione di quando il tagliando di pagamento del parcheggio a tempo era scaduto. La violazione poi, ci deve essere contestata immediatamente (art.200 Codice della Strada) e quando non è possibile, il verbale deve indicare i motivi che hanno impedito al vigile (o al poliziotto o al carabiniere) di contestarci immediatamente la violazione. Nel caso di un divieto di sosta, non può essere sanzionata la semplice fermata per qualche istante. Quindi, ad esempio, potremmo affermare che il verbale è nullo perché non sono indicati quali accertamenti ha fatto il vigile per capire se si trattava di una semplice fermata di qualche istante, per consegnare una busta in una portineria, invece di una sosta vietata.
 Dobbiamo ricevere la multa a casa entro 150 giorni da quando abbiamo commesso l’infrazione, oltre questo termine il verbale è nullo.
 Secondo alcuni, il termine per la notifica di 150 giorni è troppo lungo e quindi contrasterebbe con l’articolo 24 della costituzione che prevede il diritto alla difesa. Infatti a distanza di così tanto tempo è più difficile ricostruire l’accaduto e difenderci validamente. Quindi, questo motivo può essere aggiunto nel ricorso.

Multe Autovelox

Per quanto riguarda l’Autovelox ricordate che:
 una recente sentenza della Cassazione (sentenza 2000-4010), ha stabilito che, se l’apparecchio Autovelox per misurare la velocità permette di verificare all’istante se abbiamo superato il limite di velocità (gli apparecchi di misurazione più moderni), chi accerta l’infrazione, ad esempio la polizia stradale, deve cercare di contestarci immediatamente la violazione
 i cartelli con il limite di velocità devono essere posti dopo ogni incrocio con strade secondarie, altrimenti se noi proveniamo da una strada secondaria potremmo immetterci nella strada principale senza vedere il cartello con il limite di velocità posto prima dell’incrocio
 il rilevamento della velocità con gli apparecchi deve essere svolto solo da chi è preposto a questa attività (vigili, polizia, carabinieri) e non da eventuali tecnici come avviene talvolta

Multe: come fare il Ricorso

Entro 60 giorni da quando riceviamo la multa o da quando ci viene contestata la violazione possiamo fare ricorso al Prefetto. Il ricorso va presentato o spedito in busta con raccomandata con ricevuta di ritorno all’Ufficio o al comando dell’organo che ha accertato l’infrazione, ad esempio i vigili urbani. Possiamo allegare al ricorso documenti che riteniamo idonei e chiedere audizione al prefetto. Contro la decisione del prefetto e la sua ordinanza-ingiunzione di pagamento possiamo ricorrere entro 30 giorni presso il giudice di pace, il ricorso va preparato in carta libera e presentato all’Ufficio del giudice di pace, chi propone il ricorso dovrà presentarsi personalmente alle udienze.

Esempio di verbale di ricorso alle contravvenzioni

ECC.MO SIG. PREFETTO DI …..
OPPOSIZIONE AVVERSO VERBALE DI CONTRAVVENZIONE N..…INFRAZIONE……
AUTOMEZZO TG. …….
….Sottoscritt…….. residente in…………..via………….
ai sensi dell’art. 203 comma primo C.D.S. (Codice della strada), con il presente ricorso propone opposizione avverso il verbale di contravvenzione in oggetto, che si allega in copia.
La contravvenzione di cui si tratta è infatti illegittima, poiché difetta nei presupposti di fatto e di diritto come si riserva di esporre in sede di audizione personale, che viene espressamente richiesta.
(Possiamo anche esporre l’elenco dei motivi di opposizione).
Città, data………….
Firma…….