Collera
 
 
E’ quando non la vedi più
Quando pensi che non ci sia
Quando non ti aspetti che accada.
E’ quando vacilla il tuo mondo
L’idea gentile che avevi di te
La convinzione del tuo controllo.
E’ quando anche tu hai diritto
Quando non si può solo sopportare
Quando a tutto c’è un limite.
E’ quando vorresti uccidere
Perchè il mondo e le cose non sono
Come tu le vorresti.

Paolo

 
Sia eco senza suono l’accusa del vento mormorata
Ascoltami ti prego
Sia lingua addormentata quella che tra i denti ha sibilato
Sorridimi ti prego
Siano pane che nutre ed acqua che ristora i prodigiosi frutti del rancore
Comprendimi ti prego
Sia barca ancorata al porto la rabbia che ha aperto falle e strappato vele
Abbracciami ti prego
Sia saggezza divina l’ignoranza che le acque della comprensione inquina
Raccontami di te ti prego
Sia polvere di cometa il marmo cinereo della nostra sensibilità
Carezzami ti prego
Sia canto di sirena veritiera a ricondurci nell’isola del perdono
Accoglimi ti prego
Sia collera profonda a pacificarci finalmente
Amami ti prego

Daniele

 
La sento salire, così come un fuoco, violento e devastante.
Non sente ragioni, non ascolta le dolci parole del cuore
nè i saggi consigli della mente.
Esplode come un vulcano e poi mi lascia inerme,
senza forza, stanchissima di tutto e di tutti.
La lascio scorrere e, finalmente, solo ora che è passata,
riesco a comprendere che il suo unico scopo
è stato quello di colpire, distruggere.
Ora che sento tornare dentro di me la calma,
capisco che è arrivato il momento di ricostruire.

Roberta